In merito alle rappresentazioni della Passione di Cristo a Delia, queste si basano su "Il riscatto di Adamo" dell'Orioles. Si tratta di un testo molto diffuso in Sicilia e che a Delia, negli anni, è stato innovato dalla gente del luogo e in particolar modo nella seconda metà dell'Ottocento dal Prof. Calogero Ferrara.
Secondo quanto narrato da diversi storici deliani, la tradizione del "Mortorio", come veniva definita, è antichissima e ben radicata nel territorio deliano, infatti molte frasi del testo teatrale sono entrate nell'uso comune della gente deliana affiancando antichi proverbi della saggezza popolare.
Si dice che il "Mortorio" veniva realizzato in maniera discontinua, ogni tre/quattro anni, ma da più di mezzo secolo a questa parte, grazie alla nascita del "Comitato Pro Mortorio e Settimana Santa", oltre a un'organizzazione stabile, la tradizione pasquale deliana ha assunto una distribuzione del programma più omogenea. Infatti, se in passato le scene venivano rappresentata in un'unica serata, dalle 19:00 circa fino all'alba, e venivano portati in scena i vari momenti della Passione di Cristo, partendo dall'ingresso a Gerusalemme e finendo con la Deposizione dalla croce, adesso le rappresentazioni abbracciano l'intera Settimana Santa.
Merito del "Comitato Pro Mortorio e Settimana Santa", nato il primo maggio 1960 per iniziativa e volontà di un gruppo di martorianti capitanati dal prof. Pasquale Caramanna e da Calogero Talluto, che regolarizzò e stabilizzò l'antica e sempre viva tradizione pasquale. Dai locali al chiuso adibiti a teatro nella notte del "Mortorio", si uscì per strada. Centro dell'universo pasquale deliano divenne la Piazza Madrice, ma va detto che la rappresentazione abbraccia l'intero suolo deliano.
Dopo la morte del prof. Caramanna e il traghettamento annuale per mano di Natale Noto, nel 2011 la Pasqua deliana ha subìto un cambiamento epocale. Dal "Comitato Pro Mortorio e Settimana Santa" è nata l'Associazione "Settimana Santa Delia".
L'associazione, forte di uno statuto che norma ogni aspetto concernente la festa pasquale, si propone di continuare, rinnovare, innovare e potenziare questa antichissima tradizione, nel rispetto della sua storia ma in nome di una continua innovazione che possa migliorare e far crescere ancora una delle più antiche espressioni folkloristico-culturali dell'intera Sicilia.
Uno sguardo quindi al passato, preso a modello e riferimento, per garantire alla rappresentazione un futuro sempre più ricco di fascino secondo il credo dell'associazione: "Tradizione e innovazione". In tal senso è stato incrementato il numero delle scene ed è stato totalmente rinnovato il parco costumi, dopo un attento e meticoloso studio storico.
Così in questi anni targati "Associazione Settimana Santa Delia" sono state introdotte e/o recuperate scene e atti che col tempo erano andati persi ed è stato rinnovato radicalmente il vestiario che oggi si presenta come una fedele riproduzione del vestiario del tempo.
- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, tratto dal sito "Sicilia in Festa".